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Clienti da remoto: pericolo di default?

Diritto dei consumatori

Clienti da remoto: pericolo di default?

La pandemia favorisce anche il contatto a distanza con i clienti che incaricano l'avvocato per e-mail. In caso di consumatori, l'avvocato - in Italia e in Germania - corre un rischio considerevole di non essere pagato.

Uno studente universitario tedesco incaricava uno studio legale di Colonia di fornirgli un parere su come procedere contro quella che egli considerava essere una valutazione ingiustificata in merito ad un esame universitario. Lo studio legale inviava allo studente un mandato con un accordo sugli onorari, redigeva il parere ed emetteva la fattura. Lo studente, una volta ricevuto il parere, ringraziava ma si opponeva all'accordo sugli onorari. L'avvocato ha fatto causa senza successo. Nella vendita/prestazione a distanza, ad ogni contratto con un consumatore - questo vale in tutta l'UE - deve essere allegata un‘informativa sul diritto di revoca (BGH, sentenza del 19.11.2020, IX ZR 133/19).

Un avvocato prudente dovrebbe inviare al cliente l’informativa sul diritto di revoca ed attendere 14 giorni prima di agire o fissare un appuntamento in studio. Nei tempi di pandemia, bisognerà allora soppesare il rischio di contagio con quello di default.