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Nessuna commissione per la mediazione di mandati

Nessuna commissione per la mediazione di mandati

In Germania si stanno diffondendo da anni i cosiddetti modelli "legal tech”. Un’azienda informatica dotata di conoscenze giuridiche seleziona un tipico caso di massa (per esempio il ritardo degli aerei o lo scandalo Dieselgate), predispone tutti i documenti per la gestione del mandato e realizza un sito Internet "landing” ben pubblicizzat che viene utilizzato per l’acquisizione dei mandati. L’unica cosa che manca alla fine è l’avvocato, che deve pagare una commissione per la mediazione del mandato finito e la fornitura di tutti i documenti.

Questo sistema ha funzionato bene finora e dal punto di vista dei redattori della Lettera ai clienti sembra una situazione WIN-WIN-WIN: l’informatico guadagna, così come l’avvocato, che guadagna di più con i casi standardizzati che con il lavoro individuale, e anche il cliente ha dei vantaggi, incontrando infatti un avvocato che ha una notevole esperienza in materia.

La Corte suprema federale tedesca ha posto fine a questo modello commerciale per il momento (sentenza del 18/04/2024, R.G. n. IX ZR 89/23). La Corte ha visto un modello di commissione nel cosiddetto caso geblitzt.de (i clienti in questo caso erano trasgressori che avevano superato il limite di velocità) e ha rinviato al § 49 b, comma 3 della Legge federale tedesca sugli avvocati, secondo il quale il pagamento di una parte degli onorari per la mediazione di incarichi è semplicemente inammissibile.