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Recupero internazionale di veicoli rubati o oggetto di appropriazione indebita e acquisto in buona fede da parte di terzi

Recupero internazionale di veicoli rubati o oggetto di appropriazione indebita e acquisto in buona fede da parte di terzi

Nella prassi seguiamo molti casi di appropriazione indebita di vetture immatricolate in Italia. Spesso si tratta di vetture concesse in uso a privati da parte di società di leasing. Tali vetture, in spregio agli accordi contrattuali, vengono vendute a terzi utilizzando documenti falsi.

In alcuni casi, in seguito all’attività di indagine della polizia e dell’Interpol, le vetture vengono rinvenute e provvisoriamente sequestrate in altri paesi europei, spesso in Germania. Il rinvenimento non esaurisce tuttavia la fase di recupero del veicolo, in quanto il rilascio del veicolo in favore del proprietario viene frequentemente ostacolato da terzi che sostengono di aver acquistato in buona fede lo stesso veicolo.

La questione non è banale, visto che in Germania è possibile acquistare in buona fede dei veicoli, non sussistendo né un registro equiparabile al PRA né una norma equipollente all’art. 1156 del codice civile che esclude l’acquisto in buona fede dei veicoli registrati. La legge tedesca esclude solamente l’acquisto in buona fede di veicoli rubati (§ 935 BGB).

Si ricorda a tal fine che nel caso di rinvenimento del veicolo in Germania vale la legge tedesca per determinarne la proprietà (lex rei sitae). Tuttavia, qualora la compravendita sia avvenuta in Italia e il veicolo sia stato successivamente trasportato in Germania, si potrà eventualmente eccepire l’art. 1156 c.c. per escludere l’acquisto in buona fede.

Qualora il presunto acquisto in buona fede sia avvenuto in Germania, si dovrà accertare che l’acquirente questi effettivamente non potesse effettivamente sospettare della dubbia provenienza del veicolo. La giurisprudenza tedesca è molto rigorosa con gli acquirenti professionali, come i rivenditori di veicoli, richiedendo che anche in casi di veicoli di provenienza estera, questi debbano prendere tutti le misure idonee – eventualmente con l’ausilio di esperti del luogo – per sincerarsi in merito alla corretta provenienza del veicolo. In merito a tale aspetto è opportuno evidenziare che tramite il PRA e il certificato di proprietà digitale ogni acquirente può agevolmente accertare chi sia il proprietario del veicolo.

Essendo l’eventuale acquisto in buona fede una questione di natura civilistica, l’autorità penale è chiamata a compiere una valutazione sommaria per decidere se rilasciare il veicolo al proprietario o all’acquirente in buona fede. Tale decisione lascia impregiudicati eventuali diritti di rivendicazione di natura civilistica, tuttavia è evidente che il provvedimento incide notevolmente sulle reali probabilità di ottenere la restituzione del veicolo o il risarcimento del danno, in particolar modo se l’acquirente non sia capiente e provveda a rivendere il veicolo. Per questo si consiglia, in caso di rinvenimento del veicolo sottratto da parte delle autorità tedesche, di richiedere l’accesso al fascicolo penale e di fornire subito tutti gli elementi che possano escludere la buona fede dell’acquirente.

In caso di necessità potrete rivolgervi all’avvocato Martin Cordella (m.cordella@dolce.de).